FIUMARA
D'ARTE
Questo
singolare progetto, una sorta di museo di scultura contemporanea
all'aperto, rappresenta contemporaneamente la valorizzazione di
una zona naturale attraverso la simbiosi di arte e natura, e la
possibilità di scoprire ed assaporare alcuni luoghi nascosti
e poco conosciuti. Un itinerario che si svolge in parte lungo la
costa, ma soprattutto nell'entroterra, attraverso le foreste ai
confini tra i Nebrodi e le Madonie. Un progetto che, partito qualche
anno fa e tuttora in evoluzione, ha visto e vede impegnati artisti
contemporanei sia italiani che stranieri.
Prevedere
almeno 1/2 giornata.
Si può partire da Santo Stefano di Camastra, e seguire il
litorale. Sulla destra, sulla spiaggia appare la prima di queste
gigantesche opere: il Monumento ad un poeta morto (Tano Festa),
una sorta di finestra sul mare e sull'infinito, blu come i due elementi
(mare e cielo) che la circondano.
Poco
dopo, un piccolo ponte segna il passaggio del fiume Tusa. Lì,
nel mezzo del letto quasi sempre asciutto, la seconda opera: La
materia poteva non esserci (Pietro Consagra), una sorta di linea
complessa che si sviluppa su due piani, uno bianco ed uno nero,
Seguire
il corso del fiume, lungo la strada che si diparte appena prima
del ponte, in direzione Pettineo.
Ci si inoltra nei Nebrodi, lungo un percorso in salita che offre
belle viste. Scompare la presenza dell'uomo e ci si immerge nella
natura. Lungo i lati della strada incombono le figure contorte degli
ulivi, come anime sofferenti ed imprigionate, poi il paesaggio si
fa color del sole grazie ai cespugli di ginestra. Superato Pettineo,
abbarbicato sulla cima di una collinetta, appare una curva gettata
alle spalle del vento (Paolo Schiavocampo), immersa nel silenzio.
Si
giunge in vista di Castel
di Lucio ed un cartello sulla sinistra indica Arianna (Italo
Lanfredini) che sorge isolata su un colle (ad una curva a gomito
che piega a sinistra, continuare diritto), un labirinto di pietra
spazzato dal vento e circondato dai monti che offrono un bel panorama.
Di
ritorno sulla strada principale si continua lungo la strada serpeggiante
verso Mistretta,
fino a giungere in vista di una delle ultime creazioni, il Muro
di ceramica, opera di quaranta artisti.
Oltre
Mistretta, voltare in direzione di Motta
d'Affermo dove l'onda blu di Energia mediterranea (Antonio Di
Palma) domina il paesaggio.
Si
torna al mare, verso Castel di Tusa, all'albergo Atelier sul mare,
ove Antonio Presti ideatore e promotore della Fiumara, ha
messo a disposizione degli artisti alcune stanze che sono state
trasformate in opere d'arte.
Arte
da vivere
A Castel di Tusa, l'Albergo Atelier sul Mare (via Cesare Battisti
4, tel. 0921/334295) ha dato vita ad un rivoluzionario concetto
di fruizione dell'arte. Alcune delle stanze dell'albergo infatti
sono state consegnate in mano ad artisti che le hanno trasformate
in opere d'arte. Ma, ed è questa la novità, l'opera
non è statica, al contrario, è in mutuo e continuo
scambio con chi decide di passarvi la notte. L'idea è quella
dell'interazione tra l'opera, che diviene parte del quotidiano,
e l'ospite che viene spinto alla riflessione ed all'interiorizzazione.
Il filo conduttore è l'acqua, il mare, visto come elemento
semplice e purificatore, il ritorno alle drigini e quindi al proprio
essere. L'interpretazione degli artisti è così differente
che ad ogni ospite viene data la possibilità di scegliere:
il rosso passionale di Energia (Maurizio Machetti), il candore del
raccolto Nido (Paolo Caro), il minimalismo di Mistero per la Luna
(Hidetoshi Nagasawa), l'interiorizzazione del Mare Negato (Fabrizio
Plessi), la complicata tortuosità della Stanza del Profeta.
E solo per nominarne alcune, (visita consentita solo a chi vi passa
la notte).
Un'altra
opera merita di essere menzionata: la Stanza di barca d'oro (Hidetoshi
Nagasawa) racchiusa in una grotta sul letto del fiume Romei (nei
pressi di Mistretta). Le pareti della roccia coperte di lamiera,
a perdere l'orientamento, e un albero in marmo rosa conficcato nel
suolo, sul quale si costruisce poi il perimetro di una barca rovesciata,
in foglia d'oro. Ma è un'opera concepita per non essere vista,
per trovare la sua ragione di esistere nella sua pura esistenza.
E come tale si consiglia di non vederla, di soffermarsi solo ad
immaginarla.
Il
progetto si rinnova con una manifestazione che ha luogo a Pettineo,
dove lungo la strada principale vengono srotolati chilometri di
tela, e decine di pittori si ritagliano un loro spazio (la manifestazione
si tiene solitamente in giugno. Chiedere conferma telefonando all
'Atelier sul Mare).
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