NASO
Naso
rientra nella provincia di Messina. La citta' si trova a qusi 500
metri sul livello del mare e raggruppa circa 5.500 abitanti.
Le
sue origini rasentano il mito visto che la tradizione ci narra che
l'antica Agatirso si ergeva in questo sito grazie alla fondazione
attuata da uno dei figli del dio Eolo, Agathirnos, nel 1218 A.C..
Piu' accreditata e' la fondazione altomedievale della citta', nonche'
il passaggio sotto il dominio di feudatari tra cui ricordiamo i
Ventimiglia. In effetti, la baronia di Naso fu elevata a Contea
proprio sotto la signoria di Carlo Ventimiglia.
Dal
punto di vista culturale ed artistico Mistretta ha molto da offrire.
Prima tappa di un itinerario turistico che la riguarda e' quella
relativa alla barocca Chiesa Matrice intitolata ai Ss. Apostoli
Filippo e Giacomo. Al suo interno essa presenta, tra l'altro, la
cinquecentesca statua marmorea raffigurante "L'Assunta e gli
Angeli", un seicentesco Crocifisso ligneo ed una statua marmorea
raffigurante "La Madonna col Bambino".
La
Chiesa Madre si trova nei pressi della Piazza IV Novembre e si presenta
con un interno suddiviso in tre navate. Tra le opere qui raccolte
occorre citare la statua marmorea raffigurante S. Caterina da Siena
ed un ottocentesco gruppo marmoreo riguardante l'Annunciazione.
La
seicentesca Chiesa dedicata al Santissimo Salvatore si presenta
con un sagrato in cotto nasitano, due campanili gemelli che si ergono
a fianco del sagrato con la loro forma incompiuta. Nel suo interno
basilicale si trovano varie opere d'arte a tema sacro, a partire
dalla seicentesca tela raffigurante "San Girolamo nel deserto"
ed un quattrocenteco trittico riguardante, tra l'altro, la Vergine
col Bambino, San Paolo della Croce, San Gregorio Magno, i Misteri
del Rosario e l'Annunciazione.
Infine,
occorre citare la Chiesa intitolata a Santa Maria del Gesu' edificata
insieme al Convento di Minori Osservanti. Del complesso d'origine
quattrocentesca attualmente rimangono parte delle mura del Convento,
un'ala del chiostro e la Chiesa, meglio conservata, che presenta
il Monumento gotico-rinascimentale di Artale Cardona, rappresentato
da quattro statue raffiguranti le Virtu', ognuna delle quali sorregge
l'urna col la figura del defunto.
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